Luoghi di interesse
Salaparuta
Il piccolo paesino di Salaparuta, in provincia di Trapani, si trova nel cuore della Sicilia occidentale, immerso nella ricca Valle del Belice e a pochi km dalle localitá di maggiore interesse turistico, tra le incantevoli spiagge del Tirreno e del mar Mediterraneo. A Nord troviamo la cittá di Palermo e le splendide coste trapanesi, dove spiccano per la loro importanza, San Vito lo Capo, Scopello con i suoi Faraglioni, la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro e, piú ad Ovest, le saline di Trapani. Nell'entroterra siciliano e a pochi km da Salaparuta, i ruderi di Poggioreale, il Gran Cretto di Gibellina, l'area archeologica di Segesta e molte altre localitá di notevole importanza artistica e paesaggistica. Le spiagge del mediterraneo distano meno di 30 km, e sempre a Sud, incontriamo le incantevoli localitá di Selinunte, Menfi, Portopalo, Sciacca e, alcuni km piú ad Est, la storica cittá di Agrigento.
Ruderi di Poggioreale: la città fantasma
Nel 1968, una violenta scossa di terremoto colpi' la Valle del Belice, distruggendo quasi completamente la piccola cittadella di Poggioreale. La ricostruzione della città fu ritenuta allora antieconomica e pericolosa. Il paese venne ricostruito qualche km piu' a valle.
La città fantasma di Poggioreale si trova a soli 6 km dal paesino di Salaparuta e ad oggi conserva ancora quell'atmosfera suggestiva che ha fatto da scenario per l'ambientazione di alcune scene di film famosi come La Piovra, L'uomo delle Stelle, Malena e Cefalonia. Nel tessuto urbano sono ancora visibili gli edicifici principali del paese, come il Municipio, l'Ufficio Postale, la scuola, il teatro comunale e la chiesa di Sant'Antonio da Padova. Dalla piazza Elimo, si scorge l'ampia gradinata che conduce alla chiesa Madre, dove resiste tutt'ora l'alto campanile.
Il Cretto di Burri a Gibellina
E' il nome con cui é conosciuto il "Grande Cretto", un'opera artistica di land art realizzata da Alberto Burri tra il 1984 ed il 1989 nella vecchia cittá di Gibellina, completamente distrutta dopo il famoso terremoto del 1968. Si trova a 7 km da Salaparuta, ed é visitabile percorrendo la SS119 nel tratto che interseca la Riserva Naturale Integrale della Grotta di Santa Ninfa.
La genesi dell'opera risale alla devastazione della cittá di Gibellina. Burri progettó un gigantesco monumento della morte, che ripercorre le vie e i vicoli della vecchia cittá: sorge nello stesso luogo delle macerie. Dall'alto l'opera appare come una serie di fratture di cemento sul terreno, il cui valore artistico risiede nel congelamento della memoria storica del paese. Si estende su di una superficie di 8.000 mt quadrati ed é una delle opere contemporanee piú grandi al mondo.
Mediterraneo: le spiagge di Portopalo
Portopalo, frazione di Menfi, è un caratteristico villaggio di pescatori nato ai piedi di una torre di avvistamento cinquecentesca. Le spiagge e il mare di Menfi, in particolare, Portopalo e Lido Fiori, ottengono ininterrottamente dal 1998 il prestigioso riconoscimento della Bandiera blu rilasciato dalla Foundation for Environmental Education (FEE), per la loro qualità ambientale e vivibilità, e per lo stato di salute delle acque.
Le spiagge distano a meno di 30 km dal paesino di Salaparuta e nella località di Menfi è possibile vedere il Castello e il Palazzo Baronale.
Selinunte
Era una antica cittá grega della Sicilia; oggi costituisce il parco archeologico piú grande d'Europa e dista poco piú di 30 km dal paese di Salaparuta. Nel sito archeologico, l'acropoli, vi sono alcuni templi insieme ad altre costruzioni minori. I sismi di epoca medievale hanno distrutto parte delle costruzioni principali tuttavia, con gli interventi di restauro successivi, é stato possibile ricostruire il Templio di Hera, e rialzare uno dei lati del Templio C.
Le sculture trovate negli scavi di Selinunte si trovano soprattutto nel museo archeologico di Palermo, ad eccezione della piú famosa, l'Efebo di Selinunte, esposto presso la Casa del Viaggiatore, nello stesso parco archeologico.
L'acropoli é un altopiano situato a strapiombo sul mare circondata da mura scandite da 5 torri e 5 porte. A Nord, presenta delle fortificazioni databili al IV secolo a.C. L'impianto urbano é suddiviso in quartieri da due strade principali che si incrociano ad angolo retto. Il tempio C, il piú antico dell'area, risale al 550 a.C.
Segesta
Lo storico greco Tucidide, narra che i profughi troiani, attraversando il Mediterraneo, giunsero fino in Sicilia e fondarono la vecchia cittá di Segesta ed Erice. Fin dalla loro fondazione, Segesta e Selinunte furono in guerra per motivi di confine. Segesta dista circa 48 km dal paese di Salaparuta ed é famosa per il suo sito archeologico, dove é possibile ammirare il Tempio di Segesta, in stile dorico, e il Teatro greco, in parte scavato nella roccia della collina. Nella localitá incontriamo anche le sue acque termali, immerse tra canneti e racchiuse in un paesaggio pittoresco dove é possibile immergersi nelle piccole calette dove l'acqua scorre ad una gradevole temperatura di 37-40 gradi.
Scopello e la Riserva dello Zingaro
Scopello é una localitá costiera italiana in provincia di Trapani, cresciuta intorno ad un antico baglio, a 57 km da Salaparuta. A pochi metri dalla riva troviamo i famosi Faraglioni di Scopello e la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, un'area protetta e non contaminata, che si estende nella parte occidentale del Golfo di Castellammare.
La riserva offre una vegetazione rara e di notevole interesse, come la flora lichenica. Il paesaggio é costituito in massima parte da foresta mediterranea sempreverde che ospita ben 39 specie di uccelli, tra cui il falco pellegrino e l'aquila del Bonelli. Tra i mammiferi e i rettili troviamo il coniglio, la volpe, il riccio, l'istrice, molte specie di roditori, pipistrelli e la vipera.
Il sentiero si snoda tra paesaggi selvaggi e incantevoli, lungo un percorso che conduce il visitatore nelle calette incontaminate che caratterizzano l'area della riserva.
Palermo: la cittá dai mille contrasti
Nella capitale dell'isola si incontra un crogiolo unico di culture e stili architettonici che testimoniano le numerose dominazioni che la cittá ha vissuto nei secoli precedenti: é stata una cittá greca, romana, poi capitale araba e in seguito conquistata dai normanni e dagli svevi, per divenire successivamente spagnola e infine italiana. Questa é Palermo, un posto raro in cui convivono le preziositá arabesche e normanne e il gusto barocco e liberty dei suoi monumenti, palazzi e teatri, ma anche giardini e mercati popolari. Innumerevoli sono i monumenti e i luoghi della cittá che meritano la pena d'essere visti almeno una volta nella vita: la maestosa cattedrale, il teatro Massimo, la piazza pretoria, o della "vergogna", i Quattro canti, i mercati della "Vucciria" e di "Ballaró" e poi ancora, palazzo Steri che ha ospitato l'Inquisizione spagnola, palazzo Ganci, scenario delle incantevoli scene del ballo de "Il Gattopardo", palazzo dei Normanni e tanti altri ancora.
Tuttavia, Palermo é anche la capitale italiana dei mille contrasti, culla della Mafia e dell'antimafia, dei "Don" e degli "uomini d'onore", ma anche la cittá di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Pio la Torre, Peppino Impastato e tanti altri eroi nazionali che, giorno dopo giorno, si sono resi responsabili di una lotta costante e spesso solitaria, per il riscatto di Palermo. Un riscatto che ad oggi, risulta ben lungi dall'essere stato raggiunto...